Cosa va detto a Renzi e Di Maio

I due candidati premier hanno di fatto già iniziato da tempo la loro campagna elettorale. Entrambi si stanno dando da fare mentre le loro macchine elettorali si mettono in moto. I pentastellati puntano dritto su Giggino senza alleanze, come da loro tradizione. Renzi invece prende il treno e spedisce Fassino a fare l’ambasciatore per cercare di ricomporre i pezzi del vaso, anche se ormai le cose appaiono molto difficili.

Qualcuno avverta Renzi che:

  1. #DestinazioneItalia somiglia terribilmente a Direzione Italia. Copiarci il nome non serve, l’originale è sempre meglio  Se poi non mi sbaglio, l’ultimo ad aver usato il treno è stato Rutelli… E non gli è andata molto bene mi pare. Tra l’altro credo che il Treno sia PROPRIO QUELLO. Chissà chi sarà il genio che ha proposto l’idea!
  2. Il Segretario e candidato premier del PD, Matteo Renzi.

    Sburocratizzare e Detassare è un mantra che per 4 anni non ha rispettato. Non è semplicemente successo nulla di tutto questo. 80€ (a qualcuno) e mancette varie (bonus cultura, neonati, ecc…) non sono tagli fiscali. E quando si tratta di sburocratizzare non basta dire di aver tolto 3 commi in qualche legge sperduta. Mettere le mani nelle (si dice) 380000 leggi italiane e portarle a poche migliaia (scritte bene, facili da comprendere e da rispettare), questo è sburocratizzare.

  3. Addossarsi il merito di una ripresa che non c’è è un’idea poco intelligente. La crescita di quest’anno è il naturale rimbalzo che capita dopo ogni ciclo economico negativo. E in ogni caso è magra, visto che l’1,6% dopo anni di stagnazione prima e recessione dopo è la praticamente la norma. Occorrerebbe una crescita ben più solida e sostenuta, questi sono spiccioli.

Qualcun’altro poi avverta Di Maio che:

  1. Andare a Washington a convincere il Dipartimento di Stato che il M5S è filo Atlantico non è convincente, dopo che per anni l’atteggiamento del movimento è stato a dir poco ondivago e incerto. Chiaro che gli uomini di Tillerson gli abbiano detto “Bene, bravo, ci fa piacere!”. Che poi si fidino davvero è tutt’altra cosa. Non per niente lo chiamano T-Rex!
    Direzione Italia è marchio comprovato di Atlantismo da questo punto di vista, di “pastasciutte” l’M5S ne deve mangiare prima di essere credibile quanto noi .
  2. Più in generale diventa difficile capire quale sia la politica estera del movimento.

    Il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio.

    A dire il vero penso che non la conoscano neanche molti di loro. Quella di Direzione Italia è chiara: l’occidente è la nostra area fondamentale, si sta nella NATO con tutti e due i piedi perché è giusto e perché la libertà non è prescindibile. E detto questo il nostro interesse è di avere un area mediterranea stabile, perché storicamente è il nostro bacino di interesse primario e fonte fondamentale del nostro benessere.

  3. La Raggi a 33 anni pensava di poter fare il Sindaco di Roma con successo. Mi pare che non stia andando affatto così. Di Maio pensa di poter fare il Presidente del Consiglio a 31 anni. Auguri. Non ha la minima idea di cosa lo aspetta. Purtroppo per noi però, se dovesse succedere, ci sarebbe da preoccuparsi. Pensate appunto alla Raggi a Roma e fate le dovute proporzioni. Quale affidabilità e credibilità potrebbe avere un governo Di Maio agli occhi del resto del mondo, dei mercati, dei nostri alleati?? A voi la risposta.
    E spiegategli per bene che la geografia non è un Optional! La Russia non si affaccia sul mediterraneo!!!

E tanti auguri ad entrambi…

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