Idee in Pillole – volume 2

Nuovo mese, tante altre idee in pillole! E’ tempo di fare un riepilogo di quanto accaduto questo mese!

Molestie ad Hollywood e non solo

Avrete sicuramente notato che ultimamente c’è un esplosione micidiale di accuse di molestie sessuali. Prima Hollywood, ora l’Inghilterra, accuse su accuse, anche a decenni di distanza.

Kevin Spacey

Kevin Spacey

Trovo che ci sia qualcosa di perverso in tutto questo: gente come Kevin Spacey viene denigrata e scaricata dal mondo del cinema e dalla TV Americana a causa di un tweet di un attore di secondo piano che fino ad oggi non aveva mai detto nulla sull’argomento. Fermo restando poi che dal racconto dell’attore stesso sembrerebbe che queste “molestie” siano in realtà dei tentativi di approccio un po insistenti e nulla più…
Questo poi pone un altra domanda: quanto si è abbassato il limite delle molestie sessuali? Se provo a chiaccherare con una ragazza alla fermata dell’autobus o in stazione e magari insisto un po per farmi lasciare il suo numero, sto molestando??? Può sembrare una stupidaggine ma ormai siamo a questi livelli e potrebbe capitare a chiunque…

Avevo poi scritto sul caso Weinstein che prima di giudicare il soggetto occorre che la giustizia Americana (che per fortuna non è quella italiana!!!), faccia il suo corso e verifichi tutte le accuse. Ho motivo di credere che in molti casi si tratti di accuse false, infondate o anche esagerate, anche se vista la mole potrebbe anche esserci del vero. In ogni caso il condizionale è d’obbligo, l’individuo è colpevole solo alla fine dell’iter giudiziario e solo oltre ogni ragionevole dubbio.
Dovrebbero invece farsi un bell’esame di coscienza tutte le attrici che per decenni non hanno detto niente sull’argomento perché anche se c’è del vero, dovevano venire fuori prima tutti questi episodi. Troppo comodo farsi avanti adesso, quando ormai molti altri lo hanno fatto!

Civati e Juventus

Ho letto con un certo dispiacere che il buon Civati, uno dei pochi politici che stimo davvero, si è lasciato andare ad una dichiarazione di pessimo gusto… Sulla Juventus. A quanto pare, ha detto “Sono Juventino, però onesto”.
Una dichiarazione che per uno come il sottoscritto, che nel 2006 è rimasto tifoso fino al midollo a dispetto di una situazione tragica, lascia l’amaro in bocca 2 volte. La prima come Juventino, la seconda come Liberale, dato che in quest’affermazione si può leggere una sorta di differenziazione verso un tifo maggioritario bianconero che non sarebbe quindi onesto, a suo dire. Come se si trattasse di una colpa, essere Juventini, di cui vergognarsi. No Pippo, le cose sono ben diverse.

La Triade con Lippi

Da sinistra a destra, Luciano Moggi, Marcello Lippi, Roberto Bettega e Antonio Giraudo.

Lo Juventino Vero è onesto quanto lo sei tu ed è stufo marcio dei luoghi comuni come quelli che si sentono nei bar (e non solo) dello sport di tutta italia. E’ vero, ci abbiamo fatto l’abitudine, ma il senso di fastidio resta.
Ma soprattutto. La Juve NON ruba. E’ la scusa dei perdenti che non sanno minimamente cosa sia lo sport che fa dire a tanti queste cose. Gente che non vuole ammettere l’inferiorità e l’inadeguatezza delle proprie squadre e che ormai trae soddisfazione solo dagli insuccessi o dalle disgrazie altrui. Miserabili.

Gli USA escono dall’UNESCO

Spiace che una ragazzina innocente come Anna Frank sia stata usata per degli sterili e inopportuni sfottò nei confronti degli avversari calcistici di sempre.
Vorrei però lo stesso livello di indignazione quando organismi internazionali come l’UNESCO negano la storia di un popolo intero, quello ebraico, con provvedimenti assurdi:
– luoghi storicamente ebraici dichiarati di valore per i palestinesi
– riferimenti continui ad un occupazione che non esiste da nessun punto di vista formale
– dichiarazioni di condanna per Israele scritte senza obbiettività e senso della realtà.

Bene hanno fatto gli USA ad uscirne, bene altrettanto farà Israele.

Torna Silvio e tornano le Cassandre

Dopo quasi 25 anni si continua a non capire che ogni film, ogni inchiesta amplificata dai media, ogni scandalo o presunto tale, ogni notizia di gossip che riguarda Berlusconi, altro non fa che dargli modo di rimettersi al centro della scena.

Toni Servillo è Silvio Berlusconi

Toni Servillo interpreta Silvio Berlusconi nel nuovo film di Sorrentino.

Sorrentino quindi è uno dei tanti che non ha ancora capito… E siamo alle solite.
Si avvicina un turno elettorale fondamentale, ovvero le politiche dell’anno prossimo. Il dibattito, già di per se sterile, dovrebbe pendere su come trasformare un Centro Destra in versione “Monarchia Assoluta” in una Repubblica Presidenziale, dove le varie anime che lo compongono si sfidino a suon di voti con le primarie.
Si continua a sottovalutare questo tema e si continua ad ignorare, da parte dei main stream media, il progetto del nostro partito che risponde esattamente a questo tipo di sfida. Un partito Liberal-Conservatore di massa, costruito dal basso e con idee ben identificabili e riconoscibili.
Se ne accorgeranno all’improvviso, intanto noi di Direzione Italia continuiamo a seminare.

La malagestione del Partito Democratico

Il 10 Ottobre scorso ho ritenuto doveroso uscire sulla stampa locale per segnalare uno sfregio del territorio che da anni fa rabbia e che merita un approfondimento. Cliccate qui per leggere l’articolo di collenews.it.

Macchia Verde

L’ingresso del “fu” centro Macchia Verde a Stagno

Un esempio lampante di Malagestione del PD. Uno splendido immobile che faceva da catalizzatore per la vita sociale della Frazione di Stagno, chiuso da 10 anni e lasciato andare in rovina.

Dopo tutto questo tempo, senza alcun confronto con gli abitanti della frazione e men che meno col Consiglio di Frazione. Spunta improvvisamente un bando per la vendita dell’immobile “con finalità sociale per la frazione”, tradotto: comprate l’immobile (per la modica somma di 260.000€) e ci fate attività dedicate alla frazione (4500 abitanti)… Peccato che dopo 10 anni l’immobile sia messo maluccio, dunque servono altri 140.000€ circa per ristrutturarlo.
Ammesso che qualcuno se lo sia comprato (visto che il bando è scaduto e ad oggi il comune non ha ancora risposto) a me questa sembra proprio una bandiera bianca. Possibile che in 10 anni non ci sia stato verso di fare qualcosa? Non ci credo!

Le polemiche inutili del PD e della Sinistra sul Fascismo

Negli ultimi 2 mesi sono state parecchie le grida di allarme del PD e del resto del mondo del Centro Sinistra contro una presunta quanto inesistente recrudescenza del Fascismo in Italia. Mi riferisco in particolare al caso del proprietario dello stabilimento di Chioggia che era finito nel mirino per la questione: il caso è stato archiviato perché (come era ovvio) si tratta solo di una goliardata e che i fatti non costituiscono apologia di Fascismo. Ovviamente stiamo parlando di stupidaggini, in Italia il Fascismo è morto e sepolto e nessuno ha intenzione di riesumarlo. I pochi che magari vorrebbero farlo davvero sono irrilevanti alle elezioni e molti neanche li considerano.

Questo perché negli anni il percorso della Destra Italiana è andata incontro ad un sano processo di maturazione che l’ha portata ad essere pienamente inserita in un contesto democratico e moderno. Non va confusa la nostalgia di molti verso il passato del regime con speranze di ritorno che non ci sono. Sono moltissime le persone che lo fanno in italia, anche gente che non si sente propriamente di Destra. Perché accade questo? Perché lo stato Italiano latita su molti problemi, è carente e non è in grado di mettere in campo soluzioni adeguate.

La Giunta Bacci

Da sinistra a destra gli assessori: Fantozzi, Crespolini, il Sindaco bacci, la vicesindaco Camici, Demi e Menicagli

La scelta tra uno stato democratico o tra uno totalitario è a favore del primo perché in Democrazia le forze in campo si controllano a vicenda, in modo che tutti lavorino nell’interesse del paese e non diversamente. Quando questo non accade si producono forze reazionarie che fanno traballare l’impianto democratico e magari viene fuori un po di nostalgia per il passato. Da noi accade con il M5S, che di fascista non ha nulla, sia chiaro, ma che rappresenta comunque una spia d’allarme. Il voto per i M5S va rispettato, al di là del giudizio che si può dare sul movimento stesso e i suoi rappresentanti.

Ma il Fascismo è ben lontano da tornare, piaccia o no al Centro Sinistra.
In conclusione, tanta aria fritta e tanto tempo perso per nulla, alla faccia dell’on. Fiano e dell’amministrazione PD di Collesalvetti.

L’indipendenza della Catalogna

Quello che sta succedendo in Catalogna, segna la fine della Spagna così come la conosciamo. Gli errori di Rajoy costeranno caro al governo di Madrid ma anche alla UE, rimasta colpevolmente in silenzio, invece di cercare una fondamentale mediazione. A Bruxelles si svegliano solo quando c’è da imporre qualcosa agli stati membri, per tutto il resto se ne sbattono alla grande.

Catalogna

La protesta per l’indipendenza della Catalogna

Come sempre si conferma l’elemento fondamentale dell’identità dei popoli. All’oppressione burocratica e fiscale prima o poi si ribellano tutti. Nelle interviste ai cittadini Catalani si capisce chiaramente (e lo dicono chiaro e tondo) che oltre all’identità culturale specifica, i Catalani si sono sentiti negli anni bistrattati, derisi, umiliati. In molti hanno parlato della questione fiscale. Si tratta dell’innesco su cui molte ribellioni sono partite, a cominciare dallo storico “No taxation without representation” su cui iniziò la Rivoluzione Americana. Per quel che mi riguarda sono solidale con i Catalani e spero che ottengano la tanto agognata indipendenza.

C’è da dire purtroppo che dall’inizio della vicenda ad oggi, gli indipendentisti hanno dimostrato di non avere alcuna valida strategia per arrivare al meritato traguardo. E’ sembrato più che altro un assalto frontale al governo centrale, cui però sono state schierate contro forze impari che ne stanno ahimè decretando la sconfitta. Un po come un battaglione di cavalleria che si lancia in campo aperto contro uno di carri armati.
A questo si aggiunge la squallida fuga di Carles Puigdemont, ex Presidente della Catalogna, di fatto fuggito in Belgio per evitare l’arresto, contrariamente a quasi tutti gli altri membri del governo che in queste ore stanno affrontando con coraggio le conseguenze delle loro azioni.

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