Non mi adeguo!

E’ stato un mese difficilissimo. L’incertezza ha regnato sovrana anche se ormai ci sono gli elementi necessari per prendere una decisione. Avrete sicuramente visto e letto il mio articolo di fine anno, sulla manovra che ha portato alla nascita di “Noi con l’Italia”.
Ho passato gli ultimi 40 giorni a cercare di trovare un modo per poter salvare l’impegno profuso nel progetto di Direzione Italia e provare a portarlo in qualche modo nel nuovo soggetto mantenendo una distinzione rispetto alle scelte fatte. Ma tutto si è infranto di nuovo. Il muro contro cui mi sono schiantato è la notizia della fusione tra NCI e UDC, una notizia che non lascia nessuno spazio di manovra e che mi impone, in coerenza con i miei principi e le mie idee, di non entrare nel nuovo partito. Ma facciamo il punto rispetto alle novità intercorse rispetto al precedente articolo.

Il nuovo simbolo

Delle due novità rilevanti rispetto al 31 di Dicembre, questa è sicuramente la più evidente. Il 14 di Dicembre, in quella famigerata conferenza stampa, era stato presentato un simbolo che ricordava parecchio quello del PDL. E facciamo finta che ci stesse bene tutto quanto (del PDL del resto ho un’idea non negativa). Passano 25 giorni e il simbolo cambia, in questo:

Ora: siamo passati in meno di un mese dal leone blu dei Conservatori Britannici allo scudo crociato di Democristiana memoria… E uno potrebbe dire: ok, si tratta comunque di un accordo elettorale per arrivare al 3%. Questo però ricorda qualcosa… La presentazione di 25 giorni prima! E in quell’occasione fu annunciato il nuovo partito… Ok dai. Non può succedere 2 volte in un mes…

Nuovo partito!

Quando pensi di averle viste tutte, ecco che il mondo subito ti stupisce. Non sto a dirvi quanti santi abbia scomodato in quell’istante, quello in cui ho appreso della fusione tra NCI e UDC. Dunque viene stabilito un nuovo record di durata di un partito politico, meno di un mese: pazzesco.
Ma più seriamente, pazzesco e indecifrabile è il senso di questa ennesima piroetta. Questo, dopo aver già inflitto un durissimo colpo alla speranza di avere, anche in Italia, un partito Liberal-Conservatore di massa, come in USA e UK. Adesso viene messa la pietra tombale su tutto, con tanto di scudo e fusione con i democristiani dichiarati. Il raggruppamento è quindi praticamente al completo, tutti i cocci, i pezzettini, le schegge, di ciò che fu il PDL sono stati inseriti nel contenitore creato appositamente per fare da supporto per le future avventure parlamentari post voto di Re Silvio. Questo considerato che quasi sicuramente non uscirà una maggioranza chiara dalle urne neanche a questo giro e che NCI è ormai piena di soggetti abituati a stare un po qui e un po la. In pratica mancano solo i tipi strani che sono andati con la Lorenzin e il fenomeno Casini che sarà addirittura candidato per il Centrosinistra a Bologna.

Io con le mie idee

Chi come me aveva iniziato per passione in un progetto chiaro e avvincente, deve ora prendere atto della realtà e tirare le somme.
Ho imparato moltissimo in questi 18 mesi e credo che la mia esperienza politica non sia finita qua. Di certo però non posso continuare con “Noi Con l’Italia” la corsa che avevo iniziato con “Direzione Italia”. Il progetto non c’è più e se c’è è irriconoscibile e inaccettabile, visto e considerato che presupposti e obiettivi iniziali erano ben altri. Manca una rotta chiara, manca un metodo accettabile di procedere, mancano le idee, i programmi, l’organizzazione sul territorio e soprattutto la volontà di fare un partito di persone e non di gente che cerca di riciclarsi dopo esperienze fallimentari.

Futuro

Scherzando con gli amici che vengono da Direzione Italia avevo postato su una chat il logo della 101esima divisione aviotrasportata USA. Un reparto di paracadutisti che ha combattuto tutte le guerre USA da quando è stato istituito e che ha superato prove difficilissime. La battaglia di Bastogne ne è un esempio. Chissà che non mi porti fortuna!

Cosa fare da qui in avanti? Questo è ancora da vedere. Di certo adesso manca la voglia di fare qualsiasi cosa, per cui penso sia meglio tirare i remi in barca e aspettare, a questo punto, il dopo voto. Dal 5 marzo in poi le carte si mescoleranno di nuovo e può darsi che ne esca anche qualcosa di buono. O forse no. Fino ad allora farò da spettatore e mi divertirò a tirare frecciate e proiettili perforanti dalla mia piccionaia, ovvero questo stesso blog e i miei profili FB e Twitter. Le uniche iniziative a cui parteciperò saranno quelle degli amici conosciuti grazie a questa avventura. Ricordo in particolare 2 di loro: Riccardo Nocchi, già Coordinatore Provinciale per Direzione Italia e adesso Noi Con L’Italia; il secondo è naturalmente Daniele Capezzone, che non ha certo bisogno di presentazioni.
Nonostante tutto, le mie idee rimangono le stesse. Rimango quindi saldamente ancorato al mondo Anglosassone, alle vicende USA, UK, all’Anglosfera in generale. Sarà questa la bussola che continuerà a guidarmi nelle scelte future.

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