ISIS a Manchester

Fiori per le vittime a Manchester.

Fiori per le vittime a Manchester.

Il terrorismo islamico continua ad uccidere. Difficile trovare altre parole per quello che è successo a Manchester. Il fatto stesso che siano stati volontariamente colpiti dei bambini, dei teenagers, è aberrante. Quello che mi sento di dire è che abbiamo difronte qualcosa che si può riassumere semplicemente così: il male assoluto. Non so davvero più come descrivere il fenomeno integralista islamico. L’ISIS è solo una delle facce, non ci dimentichiamo di Al Qaeda, Boko Haram, Al Shabab, Al Nusra e altre sigle minori che dimentico. 

E il male deve essere sconfitto, completamente, sotto tutti i punti di vista: politico, economico e militare. Fiori, fiaccole, gessetti, sono gesti che contribuiscono ad alleviare il dolore, a sentirci più vicini, a sopportare meglio la perdita di tanti di noi, ma subito dopo dobbiamo essere coscienti che purtroppo siamo in una fase della storia dove è di nuovo necessario avere la mano ferma e non farci fregare da chi sta usando le nostre stesse libertà contro di noi.

Questi eventi ci ricordano una verità che spesso dimentichiamo. Ci sono paesi nel mondo che ormai da decenni, o anche dalla propria nascita come Israele, convivono col terrorismo. Ma a differenza nostra lo combattono, lo affrontano, lo sfidano. E non hanno paura del giudizio falso e moralista di critici ideologizzati di Sinistra e Antisemiti.

Riflettano bene, coloro che parlano di immigrazione da accettare sempre, coloro che osannano le ONG che vanno a prendere degli sconosciuti quasi sulle spiagge libiche, coloro che ritengono i paesi occidentali colpevoli di tutti i mali del mondo.
Perché questo atteggiamento non fa altro che favorirli, incoraggiarli, esaltarli. Riflettano bene. Davvero.

Gli ordini di Donald Trump

Donald Trump è Presidente degli Stati Uniti da 10 giorni. Si è subito dato da fare e ha sfornato un ordine esecutivo per bloccare per 90 giorni l’ingresso dei cittadini di 7 paesi a maggioranza musulmana. inoltre prevede lo stop di 120 giorni nell’accoglienza dei rifugiati e dimezza la quota da 100.000 a 50.000 per quest’anno. Questi sono i fatti.

Donald Trump.

Trump firma gli ordini esecutivi sull’immigrazione.

Chi scrive, come a molti amici è già noto, ha sperato fino all’ultimo che Donald Trump non fosse la nomination Repubblicana alle Presidenziali del 2016. E’ mia opinione infatti che nel caos generato da 8 anni di politica Obamiana nel mondo, fosse necessaria una guida molto più esperta e autorevole, sia per le questioni di politica internazionale, sia per le questioni interne legate agli USA. Così non è stato e me ne sotto fatto una ragione. L’America è la più grande democrazia del pianeta e nessun altro paese, tranne la Gran Bretagna, può vantare una tradizione liberale come la loro.
Trump non rispecchia ciò che rappresenta il Partito Repubblicano. Per il sottoscritto, il vero GOP è quello di Ronald Reagan, il partito dell’ottimismo, della speranza, della libertà economica, della tradizione, dell’orgoglio della propria nazione, dei muri che vanno giù. L’azione di Trump è diversa e non piace a tutti, anzi.

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