Direzione Italia a Livorno!

La squadra Livornese di Direzione Italia!

La squadra Livornese di Direzione Italia!

Anche a Livorno nasce ufficialmente la squadra di Direzione Italia! Oggi ho avuto il privilegio e l’onore di partecipare, insieme agli amici che in questa Provincia divideranno il percorso insieme a me alla presentazione della squadra! Porteremo avanti il messaggio del nostro nuovo partito in questa parte della Toscana. Nel mio piccolo le missioni alle quali mi dedicherò saranno 2.

Sviluppo Tecnologico

Per lavoro, hobby e studio mi interesso di Tecnologia, in particolare di reti informatiche. Da troppo tempo l’Italia soffre di un GAP inaccettabile in termini di connettività ad Internet e la gestione di questi ultimi 25 anni ha lasciato molto a desiderare. Il divario di connettività sul territorio è molto ampio. Ci sono grandi città in cui i provider portano connessioni ultra veloci e ci sono pochi fortunati che si ritrovano banda da buttare via. A Milano, Roma e Perugia, connessioni fino ad 1GB ma in moltissime zone del paese, compreso il comune di Collesalvetti, le connessioni veloci latitano, spesso si arranca e la qualità dei collegamenti è pessima.

Collesalvetti

Direzione Italia deve esserci anche a Collesalvetti! Mia volontà è quella di organizzare il partito in questo comune, a mio avviso tanto sottovalutato, quanto importante per l’area in cui si trova. Qui si vive in un regno monocolore PD e il segretario provinciale è il Sindaco del Comune. Partire anche qui a Collesalvetti è indispensabile per costruire una buona base Provinciale e contribuire quindi a costruire quella Regionale, in un territorio in cui si parte praticamente da 0.

Come direbbero in Star Wars, che la Forza sia con noi!

No a Renzi e No al Peggio

Matteo Renzi.

Matteo Renzi in campagna elettorale per il SI. Alle Corallaie, Livorno.

Matteo Renzi viene a Livorno a fare propaganda e io ribadisco la mia posizione: NO! Sono tra coloro che credono fortemente che la costituzione vada pesantemente modificata o addirittura sostituita con un testo più moderno ma un conto, e qui cito Maurizio Bianconi, è “mettere il cesso in salotto”, un altro è “ristrutturare e ampliare come di deve la casa”. La Riforma Renzi-Boschi è il cesso in salotto! Perché?

Metodo

Nel 2006, l’allora Unione, lo schieramento di centro-sinistra, scelse di dire No alla riforma costituzionale voluta da quella che era “La Casa delle Libertà”. Tra le motivazioni, il metodo: la riforma fu approvata a maggioranza, senza il consenso dell’opposizione. Le regole del gioco si scrivono insieme, quindi sarebbe stato opportuno un largo consenso fin dall’inizio. La Riforma Renzi-Boschi non è stata approvata diversamente, con la pesante aggravante che questo governo non è stato eletto da nessuno!

Merito

Di ragioni ce ne sono un sacco, il lavoro del professor Alfonso Celotto è completo sull’argomento e invito a leggero. Vi dirò la cosa che mi sta più a cuore di una possibile riforma costituzionale e che in questa non c’è. Se vogliamo dare reale stabilità ai nostri governi, non c’è altra scelta che passare ad un sistema che ne elegga direttamente il capo, o comunque ne sleghi la permanenza dalla volontà del parlamento. Sia chiaro: l’equilibrio democratico deve essere sempre garantito e ci sono sistemi di governo che permettono sia l’uno che l’altro. Si può parlare di Premierato Forte, di Semi-Presidenzialismo o di Presidenzialismo ma è del tutto evidente che il Parlamentarismo va abbandonato, specie nella pessima versione Italiana del Bicameralismo Perfetto.
La riforma voluta da questo governo, non risolve assolutamente il problema, anzi lo aggrava molto, sia dal punto di vista delle procedure (si parla di almeno 7/8 metodi diversi di approvazione delle leggi contro l’unico metodo attuale) che della democraticità del processo di formazione delle leggi che con un Senato di nominati non può che crollare. Inoltre lo stesso senato continuerà ad occuparsi di circa 80% della produzione legislativa, quindi di fatto saremo agli stessi livelli di adesso, se non peggio.

Efficacia

I Senatori sono dei nominati tra Consiglieri Regionali e Sindaci. Sommano questo lavoro a quello che hanno già, solo che non vengono pagati. Bene. Vi immaginate quanta voglia avrà questa gente di lavorare e fare bene il proprio “secondo lavoro”? Semplicemente non l’avrà. Il risultato è che mancherebbe molto spesso il numero legale per le attività dell’aula con conseguenti rinvii e ritardi. E dato che come dicevamo prima la stragrande maggioranza delle leggi continuerà a passare dal Senato, ecco che la pastoia invece di diminuire si gonfierà enormemente.

Ma soprattutto, non è vero che “ora o mai più”! Si tratta solo di farla con il metodo giusto, tutti insieme, e affrontare i problemi reali.