Idee in Pillole – Volume 4

Il mese del Russigate, senza alcun dubbio, ma del tutto infruttuoso per gli odiatori di mestiere di Trump.

Le cazzate su Flynn

Le cazzate che sto sentendo su Michael Flynn non hanno eguali. L’ex generale si è costituito ma a quanto “sembra” (perché la notiziona è stata data solo sulla base di supposizioni giornalistiche), avrebbe accettato di testimoniare contro Trump. Di solido c’è solo uno stringato comunicato stampa in cui viene annunciato un accordo con le autorità. “Sembrerebbe” che Flynn abbia parlato si con i Russi, ma di sanzioni, dell’atteggiamento dei russi all’ONU e di altre cose plausibili per il ruolo che sarebbe andato a ricoprire. Niente di illecito. Quindi fatemi capire bene: il solo fatto di aver parlato (di cose lecite) con i russi dovrebbe essere sufficiente a mettere Trump sotto impeachment??? Ma chi sparge questa fuffa in giro si rende conto di ciò che dice e scrive?
Dovrei esserci abituato ma rimango sempre più allibito.

“Fassisti”

Altro episodio del “Torna Il Fascismo Show”. 12 scemi fanno un po di caciara con fumogeni e bandiere di Forza Nuova, sotto la sede de “L’Espresso”. Sdegno, emergenza totale, il PD che organizza addirittura una manifestazione contro i “Fascismi e i Populismi”.
Ora, una considerazione banale: basterebbe non dare risalto su tutti i TG a questi fenomeni per non incentivare altri idioti ad emulare. No? Se si da spazio in questo modo ad una dozzina di persone, quando saranno di più cosa faranno i media? 3 giorni di diretta? Mah…
Una considerazione un po meno banale: uno dei motivi per il quale questi episodi stanno accadendo più spesso è la situazione sociale ed economica. Porsi qualche domanda sull’efficacia delle politiche degli ultimi 5 anni? Riflettere un attimo sull’opportunità dello Ius Soli in questo momento storico (e non solo)? No eh…

Direzione Italia a Livorno!

Stavolta la notizia siamo noi! Eccoci in via Grande a Livorno per raccogliere le firme contro il caro parcheggi e far conoscere Direzione Italia!

Hurrà! 😀

Significato di “Ipocrita”!

La Mogherini è un ipocrita. Accoglie Netanyahu augurandogli buona festa del Chanukkah, quando è tra le prime artefici della politica anti occidentale e anti Israeliana degli ultimi anni.
Trump ha fatto benissimo a riconoscere l’ovvio, Gerusalemme capitale di Israele. L’ANP non avrebbe mai accettato un riconoscimento di questo genere: fa troppo comodo continuare a recitare la parte delle vittime e non prendersi le responsabilità in termini di sicurezza e politica estera che un futuro stato Palestinese comporterebbe. E allora ecco la svolta, apparentemente condannata da tutti ma in realtà solo da pochi (Erdogan, gli Iraniani e i più irriducibili tra i Palestinesi stessi).
Un colpo notevole per Trump.

Lo schiaffo che non esiste

L’elezione di Doug Jones e la presunta, tanto quanto l’inesistente “schiaffo” (il candidato dei repubblicani non era nemmeno stato appoggiato alle primarie dal Presidente!!!), sconfitta politica di Trump serve solo ad una cosa: permettere ai media Italiani di distrarre la gente dal vero scandalo.
Un ex Vice Presidente USA, Joe Biden, che si permette di dire che la nostra recente storia politica è stata segnata da presunte (queste si!!!) intromissioni russe nei nostri affari interni.
Non uno straccio di prova, si spara una stronzata colossale così, tanto per fare. Ci pensate che questo e il genio che era il suo capo hanno governato gli USA per 8 anni???
Ad agosto 2015, ma nemmeno a giugno 2016 (inizio e fine delle primarie del GOP) non avrei mai pensato di dirlo ma… Ben venga Trump! Specie arrivati a questo punto e specie dopo aver visto in questi 12 mesi quanto siano approssimativi gli “Anti Trump” a tutti i costi!

Idee in pillole – volume 1

Inizia oggi una piccola rubrica mensile dove raccogliere pensieri e idee sparse, utili a tenere le antenne dritte e stimolare riflessioni più approfondite in futuro. Le scriverò come appunti personali, in pratica riflessioni di getto, senza elaborare molto ma lasciando spazio puro all’intuizione. Spazierò su tutti gli argomenti, politica interna, estera, economia, informatica, Europa, Stati Uniti e chi più ne ha, più ne metta.

Iniziamo!

Corea del Nord

Esercito Nord Coreano

Soldati Nord Coreani in parata.

L’orologio nucleare continua a correre verso la mezzanotte. Difficile dire quanto sia vicino, certamente l’orologio della guerra è ancora più vicino di quello atomico. C’è da segnalare, se ancora non l’avevo fatto, la contiguità del programma atomico Nord Coreano con quello Iraniano. Non è un caso che anche questi ultimi abbiano alzato recentemente la voce e non è un caso che anche loro abbiano ripreso i test balistici.
Comunque va affrontato un problema alla volta. Le forze armate USA sono in grado di essere impegnate su più fronti ma la massima allerta va riservata al Coreano pazzo. Il problema va assolutamente affrontato e risolto nel giro di pochi anni, perché il confronto con l’Iran è solo rimandato (per ora) e sarà ben più duro e difficile. Continua a leggere

6 mesi di Trump

A 6 mesi dall’insediamento, Trump ha già fatto parlare parecchio di se sulla scena mondiale e ancor di più in patria. Altri nel mondo gli contendono lo scettro dall’audience globale, Nord Coreani in testa ma il Tychoon da bravo showman tiene botta e il bilancio parziale permette di provare a farsi un idea di come andranno le cose in futuro. Un bilancio in chiaro/scuro che però fa sperare per il prosieguo di questa Presidenza. Facciamo un riepilogo dei capitoli principali:

Economia

Donald Trump

Il 45° Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump.

I posti di lavoro sono aumentati e la disoccupazione è ai minimi dal 2008. In 6 mesi non si può aver agito così a fondo da raggiungere questo risultato. Dunque è in larga parte da attribuirsi alla vibrante e poderosa capacità dell’economia Americana di riprendersi, col tempo anche dai disastri peggiori. Discorso diverso per quanto riguarda il potere d’acquisto degli Americani. Negli ultimi 10 anni è andato calando costantemente e questo trend non può sicuramente essere invertito in così breve tempo.

Per farlo serve un aumento generale delle retribuzioni, che a sua volta può essere ottenuto con un aumento della domanda di lavoro. Al tempo stesso occorre che nei settori dove la competitività è diminuita di più si inverta la tendenza attraverso semplificazioni e razionalizzazioni delle leggi e dei regolamenti. La burocrazia non è un problema solo in Italia, ma dovunque sia troppo asfissiante. Naturalmente gli USA non sono l’Italia e da questo punto di vista stanno molto meglio ma l’allarme è bene che scatti adesso, prima di continuare su una deriva assai pericolosa. E’ sufficiente vedere l’esodo dalla California di numerose imprese per farsi un idea di ciò che vuol dire.

Tax Cuts

Il maxi taglio fiscale annunciato qualche mese fa, va nella giusta direzione. Tuttavia, per avere l’efficacia necessaria, deve essere accompagnata dalle riforme indicate qualche riga fa e soprattutto da altrettanti tagli e risparmi sul bilancio federale. Gli USA soffrono di un deficit pesante e un debito pubblico enorme, eredità degli ultimi 8 anni ma anche di quelli precedenti. Dai tempi di Reagan in poi il Congresso, che decide il budget, ha sempre optato per aumenti di spesa, spesso grazie ai Dem, o non è mai riuscito a fare tagli significativi, con i Repubblicani. E’ un dato che non si può ignorare e un problema che nei prossimi 3 anni dovrà assolutamente essere messo sotto controllo e disinnescato.

Siamo alle buone intenzioni e qualche segnale positivo. 6 politico con un + di incoraggiamento.

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